Vini biodinamici e vini biologici: definizioni e differenze

La differenza tra vini biodinamici e vini biologici risiede principalmente nei principi e nelle pratiche agricole adottate, così come nell’approccio filosofico alla viticoltura e alla vinificazione. Entrambi mirano a produrre vini nel rispetto della natura, ma il vino biodinamico segue una visione più olistica e spirituale del rapporto tra terra, vite e universo.

Vini biologici

Definizione: I vini biologici sono prodotti seguendo un regolamento normativo stabilito dall’Unione Europea, che vieta l’uso di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti chimici di sintesi e organismi geneticamente modificati (OGM) sia in vigna che in cantina.
Pratiche agricole: I viticoltori biologici adottano tecniche sostenibili come il sovescio (piante coltivate per arricchire il suolo), l’uso di rame e zolfo per combattere malattie fungine e il mantenimento dell’inerbimento per proteggere il terreno dall’erosione.
Vinificazione: Durante la trasformazione in cantina, l’uso di additivi e solfiti è limitato ma consentito entro certi parametri, così come alcuni interventi tecnologici (ad esempio la chiarifica e la filtrazione). Tali limiti sono ancora più ristretti per i vini biodinamici.
Certificazione: Per ottenere la certificazione biologica, i produttori devono rispettare rigide normative e sottoporsi a controlli periodici.

Vini biodinamici

Definizione: La biodinamica è un approccio che si basa sulle teorie di Rudolf Steiner (1924) e considera la vigna come un organismo vivente interconnesso. Oltre a eliminare l’uso di prodotti chimici, integra pratiche che seguono cicli naturali e cosmici.
Pratiche agricole: I viticoltori biodinamici utilizzano preparati biodinamici (come il cornoletame o il cornosilice) per arricchire il terreno e migliorare la vitalità del suolo. Le lavorazioni seguono i ritmi lunari e planetari, credendo che questi influiscano positivamente sulla crescita delle piante e sulla qualità del vino.
Vinificazione: In cantina per produrre i vini biodinamici l’intervento umano è ridotto al minimo. Le fermentazioni sono spontanee, senza lieviti aggiunti, e l’uso di solfiti è generalmente inferiore rispetto al biologico, talvolta assente. Non sono consentite chiarifiche o filtrazioni invasive.
Certificazione: I vini biodinamici sono certificati da enti come Demeter o Biodyvin, che verificano l’applicazione dei principi biodinamici.

Schema di sintesi

Approccio

Vini biologici: Normativo, pragmatico
Vini biodinamici: Filosofico, olistico

Prodotti ammessi

Biologici: Rame, zolfo, sovescio
Biodinamici: Preparati biodinamici come cornoletame e cornosilice

Ritmi naturali

Biologici: Non obbligatori
Biodinamici: Seguiti in base ai cicli lunari e planetari

Solfiti

Vini biologici: Consentiti entro limiti specifici
Vini biodinamici: Ridotti al minimo o assenti

Certificazione

Biologici: Normativa europea
Biodinamici: Certificazione da enti specializzati come Demeter