Descrizione
Due parole in più sul vino WAW Foradori 2019
WAW Foradori Come Prima è uno dei vini che hanno aderito al progetto WAW promosso da Velier (distributore delle Triple A). Non è stato difficile per Emilio Foradori, figlio di Elisabetta Foradori (la signora del Teroldego) dire subito sì a un progetto di questo tipo. Fare il vino in anfora è per Foradori un’arte affinata nel corso di lunghi anni. Il progetto WAW voleva essere il tentativo di proporre vini fatti come una volta: solo uva fermentata e macerata in anfora. Semplice? Niente affatto. fare il vino come 8mila anni fa richiede passione ed esperienza, due caratteristiche che certo non mancano a Foradori.
WAW Foradori Il WAW di Foradori è un vino rosato. E’ uno specchio del territorio in cui crescono le viti dell’azienda, a Mezzolombardo, in Trentino. Un territorio fortemente connesso con i vitigni a cui dà vita e nutrimento e dai quali prende colori e vitalità. Infatti, fin dal principio Foradori ha voluto allevare solo vitigni autoctoni, finendo con l’eradicare e sostituire quelli alloctoni, per così dire internazionali. Via il cabernet e il merlot. Al loro posto teroldego, manzoni bianco, nosiola, pinot grigio. Tutte varietà care a questa terra, il Trentino, dura e dolce allo stesso tempo.
Per il suo WAW Foradori utilizza teroldego e nosiola, uve frutto di una coltivazione improntata, anzi, incentrata sui dettami della biodinamica. Un grandissimo rispetto della vigna nella fase di coltivazione, senza cioè utilizzare nutrienti, diserbanti o pesticidi chimi di sintesi, è altrettanto rispetto del vino in cantina dalla quale è bandita ogni correzione.