Descrizione
Due parole in più su Ti Voglio bene di Daniele Ricci
Ti Voglio Bene è l’ultimo vino ideato da Daniele Ricci. E’ un vino molto semplice ma con carattere. La macerazione è breve ma sufficiente ad estrarre dall’uva Cortese le sue caratteristiche distintive. Quello che ne deriva è un vino che potremmo definire quotidiano, da tutti i giorni. Un vino che non si impone ma preferisce accompagnare. Che cosa? Per esempio gamberi e altri crostacei, magari conditi con dei pomodorini freschi. In realtà la complessità che si ritrova in Ti Voglio Bene lo rende ideale anche da bere con un’ampia varietà di piatti, dipende dalla sensibilità di ciascuno.
Ti Voglio Bene Daniele Ricci è l’ultimo (in ordine cronologico) esempio di come questo vignaiolo riesca produrre vini eccezionali preservando le naturali caratteristiche dell’uva da cui li “estrae”. Del resto il suo amore per l’uva è eredità quasi secolare. Era il 1929 quando suo nonno acquistò una cascina e piantumo 6 ettari di terreno con vitigni quali barbera, croatina, timorasso e cortese. In realtà sarà solo negli anni Ottanta che il padre di Daniele costruirà la cantina vera e propria. Ci vorranno ancora alcuni anni perché Daniele decida di lasciare il suo lavoro da casellante sulla Milano-Serravalle per dedicarsi anima e corpo al vino. Complice di questa sua svolta sarà anche la figura di Walter Massa al quale si deve la valorizzazione del timorasso negli ultimi trent’anni.
Il Ti Voglio Bene di Daniele Ricci nasce da una svolta decisiva del vignaiolo. Anni fa, vedendo i figli giocare tra i filari, Ricci si rese conto che i trattamenti chimici usati in vigna non erano compatibili con il loro benessere. Da quel momento, ha abbracciato una filosofia agricola naturale, eliminando del tutto la chimica. Un cambiamento che ha trasformato l’ex casellante in uno dei vignaioli naturali più apprezzati dei Colli Tortonesi.