Descrizione
Semplicemente Vino, il piccolo gioiello di Cascina degli Ulivi
Il tentativo del compianto vignaiolo Stefano Bellotti (è venuto a mancare nel 2018) era quello di dare al mondo un vino che fosse quanto più vero ed essenziale possibile. Obiettivo centrato. Il nome in etichetta non è casuale. Questo vino, frutto di assemblaggio di uve Barbera e Dolcetto, vuole essere un rosso da tutti i giorni, per un uso quotidiano al quale si richiede discrezione, bontà e scorrevolezza. Un vino che non vuole rubare la scena ad altri protagonisti della tavola, ma piuttosto accompagnare i momenti di convivialità. Un rosso da tavola, da bere quasi sovrappensiero.
I vini di Bellotti sono fuori dalle DOC. Non amano conformarsi a forza. Una filosofia che caratterizza da sempre la produzione di Cascina degli Ulivi, fin dal 1977 quando, appena diciottenne, Stefano Bellotti prende in mano l’azienda agricola di famiglia che vanta una storia e una tradizione che affondano le radici nel 1930. All’inizio Stefano coltiva un solo ettaro vitato e l’incontro con uno dei suoi primi maestri, Pietro Toccalino, vicino di casa, lo avvia all’arte della vinificazione.
Stefano compie poi due scelte che connoteranno la sua produzione a venire: la prima è la via della viticoltura, in parte forzata dalla morfologia e fisionomia dei terreni, argille acido-ferrose, non generosi e difficili da coltivare. La seconda è l’approccio agricolo ecologista e non interventista, una scelta anche politica ma che non lo vede solo. Con gli anni Stefano conosce colleghi con i quali è in piena sintonia, maestri che diventano poi suoi compagni di strada, come Alfredo Roagna, storico produttore di Barbaresco, Luigi Brezza, primo agricoltore biodinamico italiano, e Jean-Pierre Frick, produttore biodinamico alsaziano. Oggi Stefano Bellotti è ricordato tra i pionieri del vino naturale, nonché ambasciatore dell’agricoltura biodinamica. I suoi vini sono nel catalogo delle Triple A.