Descrizione
Due parole sul Roz e su Progetto Calcarius di Valentina Passalacqua
Roz è un vino da uve Nero di Troia della linea di Progetto Calcarius, avviato dalla vignaiola Valentina Passalacqua e da Danilo Marcucci ad Apricena. Il nome “calcarius” evoca l’essenza del suolo calcareo del Gargano, nel nord della Puglia. Con 45 ettari di vigneto esposti prevalentemente a sud-ovest e beneficiando di ottime ventilazioni, Calcarius si distingue come una delle realtà vinicole più estese e impegnate nella sostenibilità della regione. Apricena, riconosciuta come il comune più vocato del Gargano, offre un terreno dalle potenzialità vinicole ancora inesplorate.
Calcarius è un pioniere nella produzione di vini naturali, adottando fermentazioni spontanee senza controllo della temperatura e con minime aggiunte di anidride solforosa. Roz ne è un esempio. La combinazione di suoli calcarei e forti escursioni termiche conferisce ai loro vini un carattere teso, tagliente e profondamente radicato nel territorio. L’approccio organico si traduce in note di lievito e frutta secca, mantenendo un profilo autentico. I vitigni autoctoni, come Bombino, Fiano Minutolo, Falanghina, Greco, Nero di Troia, Negroamaro, Primitivo, Montepulciano e Aleatico, si uniscono a Pinot Grigio e Chardonnay per creare un’ampia varietà di vini. Il Roz è frutto dell’incantevole connubio tra Aleatico e Nero di Troia: è un vino carico di vitalità, pervaso da un bouquet aromatico che evoca la rusticità di fiori e frutti rossi selvatici. Salinità e freschezza si sposano in un equilibrio irresistibile. Un’opera di grande fascino, ne sono state prodotte soltanto 3.000 magnifiche bottiglie.
La gamma di vini di Calcarius spazia dalle vinificazioni più tradizionali, come quelle in acciaio, ai bianchi macerati e ai frizzanti con metodo ancestrale. Come il Roz Le etichette riportano il numero atomico (20) e il peso atomico (40.08) del calcio (Ca), l’elemento chimico che ispira il nome del progetto, evidenziando la dedizione alla natura del terreno e al processo di vinificazione. La diversità nelle pratiche e nei vitigni sottolinea l’approccio artigianale e la volontà di esplorare le molteplici sfaccettature del terroir garganico.