Descrizione
Due parole in più sul Nur
Nur significa luce in arabo. E’ un vino il cui nome richiama subito le sue caratteristiche principali: un orange wine affascinante ed espressivo, che illumina il palato con i suoi aromi che richiamano il caramello, il miele e gli agrumi. Il tutto supportato da un tannino discreto, poco invadente. Nella nostra esperienza il Nur de La Distesa è uno dei vini naturali più ricercati anche tra i neofiti del genere, soprattutto giovani. Perché? Forse perché esemplifica il concetto di vino naturale, sia nel colore che nel gusto e, soprattutto, nella bevibilità. Per apprezzarlo bisogna solo socchiudere le labbra e lasciarlo scivolare in bocca, senza cercare di decifrarlo e scomporlo in vari rivoli di parole.
Quando Corrado Dottori ha pensato a questo vino aveva in mente un vino del Centro Italia ma dal carattere mediterraneo. Un vino ancestrale, senza solfiti aggiunti, torbido, estremo. Oltre a diversi biotipi di Trebbiano e di Malvasie qui vi si ritrovano il Verdicchio (con cui viene fatto Gli Eremi) e il Pecorino (che nell’Ottocento si spingeva anche fino ai luoghi cuprensi). La macerazione sulle bucce non è più lunga di un paio di settimane. Giusto il tempo di estrarre il suo colore aranciato e i suoi sentori e aromi variegati e divertenti.
Tutti i vini di Corrado Dottori sono anti-convenzionali, nel senso che le regole seguite per la loro produzione sono quelle che decide il vignaiolo in accordo con la natura. La vigna è coltivata in biologico ma vengono seguiti anche dettami della biodinamica, come l’utilizzo del preparato 500 (vale a dire il famoso cornoletame). L’enologia intesa come l’insieme di artifizi per modificare e correggere il vino è qualcosa di lontano anni luce da La Distesa, come illustrato nel libro di Dottori intitolato Non è il vino dell’enologo, divenuto una sorta di punto di riferimento nella cultura del vino naturale.