Descrizione
Il vino Montebuono e il maestro Lino Maga
Quando parliamo di Lino Maga parliamo di un vero maestro del vino. I suoi vini – inseriti nel catalogo Triple A – sono apprezzatissimi, ricercati e, negli ultimi anni, anche rari. Motivo? La sua produzione predilige da sempre la qualità e respinge da sempre logiche di massificazione e industrializzazione. Ragion per cui la produzione non potrà mai soddisfare la grande richiesta che è andata via via crescendo man mano che vini come il Montebuono e il Barbacarlo si sono fatti conoscere.
ll Montebuono di Lino Maga è un vino rosso autentico ed emozionante, divenuto ormai icona dei vini naturali dell’Oltrepò Pavese. Il nome deriva dalla collina sulla quale si estendono le vigne delle uve che costituiscono l’assemblaggio da cui nasce: Croatina, Uva Rara e Vespolina (Ughetta). Dopo la raccolta manuale, il vino fermenta in botti grandi di rovere. Fermentazione, nemmeno a dirlo, rigorosamente spontanea, grazie alla presenza dei lieviti indigeni sulle bucce dell’uva. Completata la fermentazione il vino viene lasciato a macerare sulle bucce per massimo un paio di settimane. L’affinamento avviene in botti grandi di rovere di Slavonia per 12 mesi e sosta altri quattro mesi in bottiglia prima di essere venduto. E’ quindi piuttosto facile trovare all’interno della bottiglia una riduzione che tende a scomparire con l’ossigenazione.
L’imbottigliamento avviene a primavera inoltrata. Le nuove bottiglie vengono disposte in posizione orizzontale per circa un mese e mezzo per poi essere raddrizzate. Una curiosità: le grandi botti di rovere della cantina del compianto Lino Maga (è morto a 90 anni nel gennaio 2022) hanno ognuna un nome che spesso richiama quello di uno dei famosi clienti che hanno amato questo vino, come per esempio, Gianni Brera.
