Descrizione
Due parole in più sul Grumello Rocca De Piro di Arpepe
Grumello Arpepe Rocca De Piro prende il suo nome dal Castel Grumello. Nel quattordicesimo secolo questo maniero di proprietà della famiglia De Piro era una fortezza gemina. Era costituito da due strutture separate, un tempo unite da una cinta muraria che sovrasta l’altura coltivata a Nebbiolo delle Alpi.
Questo vino è il risultato dell’assemblaggio di uve che provengono da due differenti vigneti di proprietà che sono situati nella zona del Grumello. Nelle annate in cui i tannini poco accentuati suggeriscono un affinamento breve in botte grande, il Valtellina Superiore Grumello Rocca De Piro DOCG sorprende per la velocità con cui acquista bevibilità. Quando entra in commercio e approda sulle tavole, questo rosso si presenta sempre puntuale e preciso. Sebbene sia subito pronto da bere è anche ideale da conservare in cantina tra le riserve nell’attesa che si compia il suo potenziale evolutivo. L’invecchiamento non lo spaventa, anzi: Grumello Rocca De Piro di Arpepe è un Nebbiolo che può sfidare il tempo come tutti i vini di questa cantina.
La cantina ipogea al “Buon Consiglio”, pur essendo stata costruita nel 1973, risulta perfettamente integrata nel versante terrazzato del Grumello. E’ stata realizzata adottando soluzioni all’avanguardia per l’epoca. La sua particolare struttura architettonica consente il naturale controllo di umidità e temperatura: condizioni fondamentali per il giusto affinamento. Anche i nuovi spazi di accoglienza e degustazione, ideati dall’architetto Enrico Massimino e inaugurati per i 150 anni di attività, rispettano le più moderne teorie sull’impatto ambientale.