Descrizione
Due parole in più sul Folk Cretapaglia
Uno straordinario vino questo Folk Cretapaglia. L’uva Pecorella con la quale il vino è prodotto, è una varietà autoctona calabrese, ma molto rara. La buccia spessa sulla quale il vino macera leggermente è in grado di dare colore e, allo stesso tempo, eleganza. Il risultato è un vino fresco, quasi dissetante, ma con variegate sfaccettature sia al naso che al palato. Più beverino dei tradizionali orange wine, il Folk Cretapaglia dà il meglio di sé se bevuto non troppo freddo. Con questo vino Antonello Canonico voleva creare qualcosa di nuovo. Missione compiuta. Un vino orange subito pronto ma il tempo non è suo nemico. Anzi, questo vino non disdegna l’attesa di un anno o due in bottiglia prima di essere stappato.
Antonello Canonico e Cretapaglia
Con i bianchi Sciccu e Folk Cretapaglia, e con le altre sue etichette, Antonello Canonico è stato capace di portare i vini Cretapaglia in primo piano nel panorama dei vini naturali del sud Italia. Questa cantina nonostante la giovane età (è stata avviata nel 2017) è già molto apprezzata nel panorama dei vini naturali del Belpaese. E’ in quel di San Marco Argentano, nel territorio cosentino, che si trovano i suoli sui quali nascono e crescono le viti di Cretapaglia. Sul terreno argilloso la vegetazione alterna frutteti, boschi e ulivi. Siamo ai piedi del Pollino, a 600 metri di altitudine. Qui Antonello Canonico coltiva 3 ettari di antichi vigneti che ha recuperato salvandoli dall’abbandono. Sono vigne di uve a bacca bianca, come Guardavalle, Mantonico, Pecorello (da cui il Folk Cretapaglia) e Zibibbo, e uve a bacca rossa, come Mantonico Pinto, Magliocco e Greco Nero. La filosofia è quella del non interventismo, né in vigna né in cantina: oltre a zolfo e rame (praticati solo se strettamente necessari) non vengono eseguiti altri trattamenti sulle viti.