Descrizione
Due parole in più sul Donesco di Pacina
Donesco di Pacina è prodotto con le uve delle vigne più giovani di questa storica cantina toscana. Parliamo di impianti che hanno circa 15 anni di età e nei quali gli effetti del cambiamento climatico hanno maggiormente influito sulle caratteristiche delle uve che sono più influenzate dalle variazioni stagionali. Il vino non subisce alcuna filtrazione e al momento dell’imbottigliamento viene aggiunta una modesta quantità di solforosa, ben al di sotto dei limiti consentiti dalla legge. La vigna del Donesco si estende per circa 2 ettari. La produzione media è di circa 60 quintali per ettaro. Il terreno è composto da tufo di Siena ed è sabbioso e argilloso allo stesso tempo: si tratta di un terreno ottimale per la coltivazione del vitigno Sangiovese con il quale è prodotto il Donesco di Pacina.
Qui, nella zona del Chianti senese, Pacina è una vera e propria istituzione del vino artigianale, con una lunga e storica tradizione. Sorvoliamo sulla pur interessantissima storia del territorio e del monastero del XII secolo da cui prende il nome la cantina. L’era moderna di Pacina inizia nel 1987 quando nasce il Pācina 1987, che a quei tempi era ancora Chianti Colli Senesi. Quel vino era il frutto della scelta di uve dalle vigne più vecchie. Dopo un iter del tutto naturale in cantina, fu imbottigliato senza neanche una minima aggiunta di solforosa. E’ quello l’anno che segna un po’ lo spartiacque nella produzione di questa straordinaria realtà vitivinicola toscana. Giovanna Tiezzi ha preso in mano le redini dell’azienda di famiglia fino a quei tempi guidata dal padre Enzo e dalla madre Lucia. Arriviamo così ai giorni nostri: Giovanna e il marito Stefano Borsa producono ogni anno vini eccezionali, in molti casi capaci di sfidare con disinvoltura l’incedere degli anni. Dal 1992 solo vini naturali.