Descrizione
Arnaldo Rossi ha iniziato ad appassionarsi alle cosiddette vigne maritate nel 2015. In passato in quel territorio non esisteva una vera viticoltura intensiva ma c’era piuttosto un’agricoltura che potremmo definire di sussistenza. La vite era coltivata insieme ai cereali, ai frutti e agli ortaggi. E’ così che ancora si trovano vecchissime piante di vite maritate, per esempio all’acero campestre (testucchio). Dopo un lungo restauro Arnaldo è riuscito a riportare agli antichi splendori le viti e gli alberi. L’uva, prevalentemente bianca, produce il Cibino Igt Toscana. (dal nome della luogo). Un bianco frutto di canaiolo bianco, trebbiano e malvasia raccolte in tre epoche diverse e lasciato leggermente macerare sulle bucce.
Tra gli altri vini di Arnaldo Rossi, oltre al Cibino, vanno menzionati il Frizzese, il Sella dell’Acuto e, infine, il Ginezzo. proprio quest’ultimo rappresenta, forse, il progetto più ambizioso e folle di Arnaldo. Fare una vigna in montagna. Il monte Ginezzo, a 928 metri sul livello del mare, sopra Cortona, consente una vendemmia per così dire “fresca”.
da ricordare anche il vino che completa la gamma dalla raccolta anticipata del sangiovese di Arnaldo Rossi: il Rosato GemmaRosa Igt Toscana, tutto giocato sulla freschezza e fragranza. Arnaldo definisce il GemmaRosa “il mio vino per l’estate”.