Descrizione
Due parole in più sull’Astropinot
Lo dice il nome stesso: Astropinot di Ca’ del Conte è un pinot nero stellare. L’annata 2018 ha mostrato davvero una grande capacità di evoluzione. Alla freschezza e straordinaria beva la curva evolutiva ha donato una raffinatezza di struttura. E’ sicuramente un pinot nero fuori dagli schemi, ma è uno dei pochi prodotti in modo davvero naturale. L’impianto del vigneto è datato 1979. E’ prodotto dalla selezione delle migliori uve dei vari appezzamenti dell’azienda che rientrano nell’Unità Territoriale 5 per il pinot nero nella D.O. Oltrepò Pavese. Le viti mediamente si trovano a circa 320 metri di altezza sul livello del mare.
Le operazioni di potatura invernale vengono effettuate manualmente a cordone speronato. Per la gestione dei sarmenti si fa ricorso a trinciatura e successiva dispersione nel vigneto. Il suolo è inerbito e viene controllato con sfalci periodici e saltuarie lavorazioni nel sottofila. All’occorrenza viene concimato con letame. Il vigneto viene gestito secondo i principi dell’agricoltura biologica. Per il controllo delle patologie si eseguono trattamenti con mezzi biologici e con prodotti a base di rame e zolfo. Vendemmia manuale con selezione dei grappoli in vigna e trasporto in cassette da 18 kg. La vendemmia è stata eseguita tra fine agosto e i primi di settembre.
Il vino è stato ottenuto tramite la fermentazione spontanea delle uve pigiadiraspate. Il mosto è rimasto a contatto con le parti solide per 25 giorni e in seguito è avvenuta la svinatura. Il vino ha sostato in tini di vetroresina fino all’imbottigliamento (giugno 2019). La completa assenza di filtrazione meccanica in vinificazione e in imbottigliamento può naturalmente causare sedimenti in bottiglia. Un aspetto, questo, apprezzato dagli amanti del vino naturale.
L’abbiamo bevuto
Il colore è rosso rubino scuro, pratiocamente impenetrabile
Al naso si sentono i frutti di bosco a bacca rossa, ma anche sentori floreali molto discreti
In bocca il palato è subito avvolto da un gusto che, in modo diretto, richiama alla terra e alla naturalezza della campagna. Tannino equilibrato, freschezza e grandissima bevebilità
