C’è un pinot nero che nasce nell’Oltrepo Pavese, vicino ai Colli Tortonesi, che è capace di sorprenderti e trasportarti in un’altra galassia, in un universo parallelo dove questo vitigno ha da raccontare storie e avventure ben diverse da quelle a cui ci ha abituato: è l’Astropinot di Ca’ del Conte.
E’ un vino rosso davvero stellare. Quando Paolo Macconi e sua figlia Martina lo hanno assaggiato per la prima volta hanno subito capito che avrebbero dovuto dargli un nome all’altezza del suo gusto. Come la volta celeste che ti sovrasta in una tersa notte d’estate anche lui ti avvolge e ti attrae a sé. Come lo sguardo si perde continuamente esplorando l’infinito alla ricerca di un ordine nel sorprendente caos del firmamento, così questo pinot nero non smette mai di raccontarti qualcosa di sé. E mentre cerchi ancora di capire perché è così buono la bottiglia è già vuota. Un pinot nero sicuramente insolito, fuori dagli schemi convenzionali. Scuro come la notte ma illuminato, come fossero stelle, dai suoi sentori di sottobosco e bacche selvatiche che esalano dal bicchiere. Fermenta spontaneamente grazie ai lieviti presenti sulla buccia dell’uva e affronta una macerazione di circa 15 giorni.
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