Antonio Perrino

Antonio Perrino

Dolceacqua è il luogo del vino e dell’amicizia. Un angolo di mondo al riparo dal futuro. Il primo a raccontarci con autentico trasporto di questo luogo – proprio mentre stappavamo una rara bottiglia di Testalonga Dolcemagia del 2008, un rossese nato dolce per caso e mai più replicato – è stato Luca Ghielmetti, un amico musicista e farmacista, che prima di tornare a Como ha lavorato come farmacista a Dolceacqua.
In questo angolo di terra che non conosce i passi veloci del tempo, occorre tornarci spesso, richiamati dalla nostalgia che ogni volta ti lascia in tasca, dalla bellezza contagiosa di Dolceacqua, dei sui vicoli stretti, delle sue case che si tengono strette in salita. C’è un insieme di piccole cose antiche che rende necessario ogni giorno trascorso a Dolceacqua: per stare bene, per ritrovare quel bicchiere colmo d’umanità di cui tutti abbiamo bisogno.
Tornare qui significa ritrovare il mare, gli amici e l’incanto di un borgo che entra nel cuore con la stessa delicatezza che ha dipinto Monet. Ma soprattutto è l’occasione per incontrare ogni volta Antonio Perrino e sua nipote Erica, per bere i loro vini in cantina o a casa.
I suoi ritmi lenti, il suo silenzio spezzato solo dalle chiacchiere tra amici la sera, quando ci si riunisce intorno a una bottiglia di vino vero come il Bianco Testalonga, vermentino in purezza, macerato solo qualche giorno per donargli carattere e colore. Ad Antonio Perrino non piace sentir parlare di “vini naturali”, lui il vino lo fa “naturale” da sempre. Per Nino esistono due sole categorie di vini: quelli buoni e quelli cattivi, il resto sono chiacchiere. Dei suoi vini si potrebbe parlare per ore, ma per definirli basta un solo aggettivo: buoni. Molto buoni, per essere ancora più onesti. Con un solo grande difetto: ce ne sono troppe poche bottiglie.

Bella gente del vino naturale

Nei giorni scorsi abbiamo avuto la fortuna di essere ospiti di una festa unica, quella per celebrare l’arrivo della sessantesima vendemmia di Nino Perrino. Un altro traguardo incredibile di un lungo viaggio iniziato nel 1961. Una serata magica che ha raccolto molti produttori di Rossese di Dolceacqua ma non solo. La bella gente del vino naturale, come il narratore Marco Arturi e il re del Moscato, il “nostro Ezio Cerruti”, a costruire un cerchio di gratitudine intorno a Nino e ai sui vini senza trucco.
I vini di Testalonga ogni anno raccontano del sole e della pioggia, del buono o cattivo tempo vissuto da questo entroterra ligure che ama restare nascosto. Un vino pieno di vita, che ha i segni profondi delle mani di Erica e Nino.

Info utili

L’azienda: Azienda Agricola ‘Testalonga’ di Antonio Perrino
Indirizzo: Via Monsignor Giuseppe Laura, 2, 18035 Dolceacqua (IM)
Telefono: +39 0184 206267

Curiosità

Antonio Perrino è forse il primo produttore di questa piccola denominazione. A Dolceacqua quasi tutti gli abitanti possiedono una piccola vigna ma quella di Nino è quasi certamente la più vecchia. La produzione di Perrino è davvero piccola: nella sua cantina ci sono solo 7 botti.