Andrea Occhipinti

Andrea Occhipinti

Tra i molti aspetti positivi introdotti dalle nuove generazioni di vignaioli, c’è sicuramente quello di restituire dignità a zone particolarmente vocate e mai valorizzate come avrebbero meritato. È il caso del Lazio, dove Andrea Occhipinti ha avuto l’intuizione, quando era ancora studente della facoltà di Agraria all’Università della Tuscia di Viterbo, di avviare uno straordinario progetto di recupero in quel di Gradoli, un borgo che sorge sopra una cima tufacea e ubicato nel cuore dei Monti Volsini.

Fin dall’inizio, l’obiettivo di Occhipinti è stato quello di preservare e valorizzare le caratteristiche dei due vitigni autoctoni di Gradoli: l’Aleatico e il Grechetto Rosso. L’Alter Alea, Aleatico in purezza, nasce in una terra in cui il sapore della tradizione si fonde all’effervescenza dell’innovazione. Metodi scrupolosi – uve vendemmiate solo al giusto grado di maturazione e una grande cura nelle fasi di appassimento, vinificazione e conservazione, completano un ciclo rigoroso.

Il coraggio di una visione

Visionario e coraggioso, con questo vino Andrea ha voluto dimostrare la grande versatilità di un vitigno a bacca rossa, abitualmente conosciuto nella classica interpretazione passita (lo stesso Occhipinti ne produce due splendide versioni con i suoi Montemaggiore e Lanciero), capace di sorprendere anche in questa inaspettata vinificazione in bianco.

Avendo percorso una strada in piena solitudine, non era per nulla scontato che il suo esperimento potesse riuscire. Infatti, consapevole che non tutti lo avrebbero sostenuto, Occhipinti ha deciso che sarebbe stato sufficiente soddisfare se stesso. Ed è così, grazie a un azzardo, che l’Alter Alea offre un nuovo personalissimo panorama enologico, originale e credibile.

Una scommessa vinta

“Ho iniziato a fare l’Alter Alea – ricorda Andrea Occhipinti – dopo che in diversi incontri, in ambienti e contesti diversi, mi sentivo dire che il mio Alea Viva avrebbe potuto essere scambiato con un bianco nel caso di una degustazione alle cieca. Non avendo un’uva bianca, ho colto la palla al balzo e ho provato subito una vinificazione in bianco. La prima annata ufficiale è stata la 2009, allora aveva un’altra etichetta e si chiamava Alter Ego”.

Oggi siamo ben oltre la fase sperimentale e a distanza di qualche anno, si può dire che la sfida è vinta: i vignaioli audaci, l’Aleatico e il Lazio possono ancora sorprenderci. Tutto ciò rappresenta la vera ricchezza del mondo enologico italiano, quello costellato da una miriade di piccoli produttori naturali che ancora credono nell’unicità e nella tipicità del proprio territorio. Perché un vino omologato è un vino che si è arreso. Piccolo e un po’ vigliacco.

Info utili

L’azienda: Andrea Occhipinti
Indirizzo: Strada Comunale Montemaggiore snc – 01010
Località: Gradoli VT
Telefono: +39 335 5789773

Curiosità

Andrea  Occhpinti ha detto: “Dopo aver conosciuto Gradoli ed i suoi vigneti da studente della facoltà di Agraria all’Università della Tuscia di Viterbo, tanto da farne oggetto della tesi di laurea, nel 2004 intraprendo questo straordinario percorso”.

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